Come conservare al meglio un mobile antico dopo il restauro

Esempio di conservazione di un canterano lombardo Luigi XIV

Quanto conta la conservazione successiva al restauro! In foto si può apprezzare un canterano lombardo Luigi XIV con dorature e modanature ebanizzate, lastronatura in radica di noce: davvero un mobile antico stupendo; ho avuto il piacere di restaurarlo 15 anni fa, mettendo in opera una tecnica mista, essendo presente oro zecchino e tempera nera.

Ritornando a casa del Cliente dopo tanti anni, non ho potuto fare a meno di complimentarmi per l’eccellente stato di conservazione: in questo caso il proprietario realizza una vera e propria collaborazione con il restauratore.

La conservazione consiste principalmente in un insieme di attenzioni negative, per così dire. Ovvero di comportamenti scorretti che si evita di mettere in atto.

Le 8 regole d'oro della conservazione di un mobile antico

1. Non bisogna appoggiare bicchieri contenenti alcool sul mobile;
2. Non bisogna appoggiarvi vasi di fiori privi di un piatto;
3. Non bisogna pulire i mobili antichi con i detergenti spray;
4. Non bisogna lavare le parti dorate con acqua;
5. Non bisogna lavare a sguazzo il pavimento in prossimità dei piedi del mobile antico;
6. Tenere il mobile antico lontano dalla luce diretta del sole;
7. Mantenere l’aria di casa sempre lievemente umida;
8. Spolverare i mobili antichi solo con un panno e un po’ di cera vergine d’api.

Con questi accorgimenti il mobile antico si conserverà per molti anni e non avrete bisogno del mio intervento!