Disinfestazione da tarli e parassiti del legno a Genova

Disinfestazione da tarli e parassiti del legno a Genova

Disinfestazione fai-da-te

Disinfestazione da tarli e parassiti del legno a GenovaLa disinfestazione dai tarli del legno nell'ambito dei mobili antichi, se realizzata a livello amatoriale spesso non è sufficientemente efficace, dal momento che spesso si usano metodi sbagliati, oppure prodotti non corretti, o addirittura si scelgono i periodi dell’anno inadatti per affrontare la disinfestazione dai tarli.

Da qui l’importanza di un intervento di disinfestazione professionale, durevole nel tempo e soprattutto controllabile: la stuccatura finale dei fori è un elemento estetico ma anche ispettivo: se negli anni successivi il mobile venisse aggredito nuovamente, la nuova infestazione risulterebbe evidente rispetto a quella vecchia proprio grazie alle stuccature.

I parassiti del legno

Quello dei parassiti del legno è un aspetto centrale nel mobile di antiquariato e costituisce un passaggio fondamentale nello sviluppo di un restauro ligneo, da un lato, e della conservazione dall’altro.

L’entomologo ci spiega che esistono vari tipi di insetti infestanti il legno: essi vanno tenuti distinti da altri parassiti, come le tarme, che infestano i tessuti e non aggrediscono il legno.

Quelli che interessano maggiormente noi restauratori sono l’ “anobium punctatum“, insetto xilofago (che si nutre di legno), il suo predatore, lo “sclerodermus domesticus “ e il ”lepisma saccharina”, il cosiddetto “pesciolino d’argento”,  oltre ad altri insetti che a vario titolo si insediano negli anfratti lignei come vespe, ragni e mosche.

L’anobium, il vero e proprio tarlo, si insedia in un legno creando un foro perfettamente sferico (1mm-1,5mm di diametro) e comincia a nutrirsene scavando cunicoli al di sotto della superficie. Predilige i legni di frutto come il ciliegio, il pero e la noce, ma se non trova queste essenze può adattarsi a legni che generalmente troverebbe meno attraenti come il mogano o il rovere. È attivo nel periodo estivo (maggio-ottobre) e va in letargo al primo freddo, dopo avere depositato le uova. È infestante, e infatti si trasferisce da un legno all’altro, da un mobile all’altro, semplicemente volando.

Spesso aggredisce interi arredi e rende necessaria una disinfestazione generale. Le tracce della sua presenza sono visibili e riconoscibili oltre che dalla presenza dei fori nella superficie lignea, anche e soprattutto dalla polvere di legno finissima che troviamo sul pavimento dei nostri appartamenti nel periodo caldo.

Lo sclerodermus è un parassita dell’anobium, il tarlo, quindi a rigore non è un insetto xilofago: si nutre delle larve di un altro insetto, ma è particolarmente fastidioso in quanto spesso punge l’uomo creando delle noiose infiammazioni della pelle. Si insedia nei cunicoli scavati dall’anobium ed è infestante. Anch’esso si sposta volando.

Il pesciolino d’argento mette su casa in un mobile quando trova in esso contenuti alimentari a base di zuccheri primari o secondari come lo zucchero semolato, la farina, riso e pasta e così via.

Per tutti questi casi non esistono efficaci metodi di disinfestazione “domestici”; i prodotti “fai-da-te” che si trovano in commercio il più delle volte sono inutili, in questi casi è meglio rivolgersi a un professionista.

Disinfestazione Tarli Legno Genova 01
Disinfestazione Tarli Legno Genova 02

Tipi di disinfestazione

Il tipo di disinfestazione da tarli del legno di cui mi occupo personalmente è di due tipi: disinfestazione chimica, attraverso l’uso di permetrina (un pesticida innocuo per i mammiferi) e disinfestazione anossica, attraverso la sottrazione di ossigeno in un ambiente modificato.

La disinfestazione chimica avviene attraverso la impregnazione profonda delle superfici lignee infestate che fanno parte del mobile: è un intervento di routine nel corso del restauro di un mobile; altrimenti può essere realizzata come intervento mirato; successivamente ad essa viene realizzata una stuccatura che ha una finalità estetica e ispettiva.

La disinfestazione anossica si fa quando non è possibile esporre il manufatto a una fonte di umidità, come nel caso di manufatti laccati, dorati oppure di quadri e strumenti musicali: in un ambiente controllato (stagno) viene eliminato tutto l’ ossigeno in modo tale che l’insetto muore soffocato.

In oltre venti anni di attività non ho registrato recidive successive a questi trattamenti, per cui mi sento di poterne garantire l’efficacia almeno per questo periodo di tempo.
Il problema delle infestazioni da tarli consiste anche nel fatto che l’ospite indesiderato, sottraendo materiale al mobile, ne intacca la solidità, per cui prima o poi qualche parte di esso si rompe improvvisamente. Nelle sedie questo è particolarmente evidente: le usiamo anno dopo anno finchè un giorno ci troviamo per terra perché una gamba tarlata non ha retto più il nostro peso. Magari non ci siamo accorti per tempo che la sedia era tarlata, perché a volte le infestazioni sono nascoste o non particolarmente evidenti. Può capitare.

Per questo, è meglio contattare un restauratore professionista per evitare crolli indesiderati e, talvolta, anche dolorosi!

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