Restauro cornice antica mazziniana dell'ottocento
Una cornice dorarata antica narra molte storie
Questa cornice dorata Ottocentesca narra alcuni elementi di una storia interessantissima: essa contiene il ritratto di un signore vissuto nell’800 a Genova, e questo già lo deduciamo dalla grande àncora intagliata nella cimasa, oltre che dalla croce di Sant’Andrea.
Si trattava di un intellettuale con aspirazioni rivoluzionarie (e lo desumiamo dalla presenza di un berretto frigio-giacobino) e repubblicane (il fascio littorio sulla destra): in poche parole il nostro amico era un mazziniano e faceva parte della Carboneria, particolari che emergono dai motti “Dio e popolo” ed “Eguaglianza e patria”: possiamo ragionevolmente attribuire il manufatto agli anni ’40 o ’50 dell’ ‘800.
Vi sono altri indizi nelle parti intagliate, per esempio un fagotto sulla sinistra: potrebbe significare che a un certo punto sia stato costretto all’esilio; infine due libri, siglati, ma questi elementi non riesco a interpretarli.
Questa volta il restauro della cornice antica ha portato con sé una parte di divertimento personale che è consistito nelle ricerche che la curiosità di questo personaggio mi ha spinto a fare.
Il restauro in sé e per sé è stato molto conforme alla routine: una pulitura con colla di coniglio, il consolidamento delle parti scollate, la ricostruzione delle parti mancanti, la doratura.
Una volta terminato il lavoro ho riposizionato il quadro nella cornice antica appena restaurata; il mazziniano con la barba ha uno sguardo un po’ inquietante ed è stato dipinto con quella nota tecnica pittorica che consente a chi lo guarda negli occhi, di sentirsi osservato da qualsiasi posizione.
Ti riporto a casa, barbetta! E poi ognuno per la sua!