Restauro console dorata a Palazzo Tobia Pallavicino, Genova
Ricostruzione di parti mancanti e riposizionamento del braccio staccato
Dopo il Restauro dell'angioletto, un altro intervento di restauro che mi è stato commissionato per la sala dorata di Palazzo Tobia Pallavicino a Genova ha riguardato una console dorata.
Durante una visita guidata nel famoso palazzo cinquecentesco genovese di via Garibaldi, anche conosciuto come Palazzo Carrega-Cataldi, si è verificato un danno: un braccio di una statua del gruppo si è staccato, e in più alcune dita sono andate perdute. Dita e nasi delle statue vanno spesso perduti, in quanto sporgono molto rispetto alla superficie e sono molto fragili, in quanto costituiti di poco materiale.
Malgrado i miei ripetuti inviti a non farlo, qualcuno degli addetti alla manutenzione ha provato un incollaggio con colla vinilica, senza riuscirvi: questo crea sempre un grosso problema, perché questa colla deve essere rimossa prima di fare un nuovo tentativo da parte di un restauratore professionista. Diventa quindi necessario ammorbidire la colla con un tampone di acqua bollente e rimuoverla a bisturi con molta pazienza.
Una volta ben pulite tutte le parti, posso finalmente incollarle con la colla giusta e il metodo giusto. Le dita, che ho pazientemente ricostruito, vengono gessate, bolate e dorate e il lavoro, malgrado molte soste di routine, si può dire concluso.
Queste console dorate sono costituite di gruppi di piccole sculture che si tengono le une con le altre, per cui consolidarne una serve a consolidare tutto il gruppo, rendendolo più forte e resistente al tempo.