Canterano Antico Restaurato in Stile Luigi XIV

La maestria degli ebanisti alla corte del Re Sole

Il canterano antico è sempre un bel pezzo di antiquariato su cui poter lavorare e mettere le mani, ma se si parla dell’epoca del Re Sole e dei mobili realizzati in quegli anni, allora è tutta un’altra storia. L’ebanisteria appartenente a Luigi XIV è semplicemente meravigliosa e solo raramente capita di imbattersi in un manufatto di tale stile e poterci mettere le mani sopra.

Sicuramente ricorderai Luigi XIV (1638-1715), passato alla storia come il Re Sole grazie al suo famoso adagio “sul mio regno non tramonta mai il sole”.

Tale magnificenza si sviluppò nell’ebanisteria europea, che trasse ispirazione da quella francese di Luigi XIV. Quali sono le caratteristiche principali di questo stile? Anzitutto i volumi importanti, il grande impiego di materiale ligneo, le tarsie molto raffinate e, al contempo, appariscenti.

Una mia coppia di Clienti di vecchia data, per i quali avevo già realizzato un lavoro su un mobile di pregio con loro estrema soddisfazione, mi hanno contattato a distanza di anni per commissionarmi un nuovo intervento. È sempre una grande soddisfazione quando un Cliente, anche dopo anni, mi contatta nuovamente per chiedere ancora i miei servigi ed è altrettanto bello vedere che sempre più persone apprezzano i miei lavori.

In seguito a un breve sopralluogo, necessario per prendere visione del mobile, dei suoi problemi e preparare un preventivo mirato e completo, ho portato il paziente nella mia bottega di restauro a Genova.

I tempi del restauro: il risultato vale l’attesa

Spesso si sottovaluta il lavoro che si cela dietro il restauro di un mobile. Per esempio, il periodo di giacenza di un mobile come questo bellissimo canterano antico non è mai inferiore ai 45 giorni. Quando parlo delle tempistiche ai miei Clienti, alcuni rimangono perplessi davanti a tempi così lunghi, forse non comprendendone appieno il motivo.

Di certo gran parte della colpa è da ricercare nelle nostre vite e, soprattutto, nei loro ritmi. Il mondo moderno ci ha ormai abituato a tempi sempre più ristretti e frenetici, ci ha abituato che in pochi minuti possiamo fare grandi cose, contrariamente a quanto accadeva in passato. Nel mio lavoro, però, non è così.

Per comprendere i motivi delle tempistiche di noi restauratori e amanti dei mobili antichi è necessario considerare diversi aspetti, tra cui i tempi di lavorazione fortemente influenzati dall’essiccazione di colle e vernici, per non parlare delle criticità più nascoste, ma che un bravo restauratore deve affrontare, prevenendo così problemi futuri al mobile che, in assenza di un lavoro accurato, potrebbero presentarsi in qualsiasi momento.

Il mio è quindi un lavoro estremamente metodico e preciso, un lavoro che ha i suoi tempi, ma che ripaga sempre l’attesa dei Clienti.

Problemi più e meno visibili: gli interventi sul canterano del ‘600

In seguito alla consegna del mobile canterano, la mia Cliente non solo si è detta soddisfatta e molto compiaciuta del risultato finale, ma mi ha anche posto un’interessante domanda, ovvero mi ha chiesto c’erano molti tarli. Questa domanda è interessante perché la Cliente non si è soffermata sull’aspetto gradevole del mobile antico restaurato, ma ha voluto ottenere maggiori informazioni relative a un problema apparentemente invisibile come quello dei tarli.

Ho risposto prontamente alla domanda affermando che il mobile aveva effettivamente subito delle infestazioni nel corso dei suoi tre secoli di vita, ma che era difficile stabile se fossero ancora attive o meno. Per sicurezza, avevamo comunque provveduto ad eseguire una robusta disinfezione del mobile, un intervento che generalmente realizziamo di routine.

Questo genere di mobili presenta spesso problematiche poco visibili ai non esperti. Per esempio nel caso del canterano Luigi XIV è stato necessario rinforzare i piedi anteriori perché, a causa dell’azione dei tarli e del degrado da loro causato alle fibre del legno, la stabilità del mobile era ormai compromessa.

In aggiunta a questo, i fianchi erano spaccati a metà: la sostituzione delle guide interne dei cassetti ha consentito di migliorare il loro funzionamento, e anche di consolidare stabilmente le due parti dei fianchi.

Tra gli interventi attuati su questo canterano del 1600 si sono resi necessari anche alcuni lavori di metallurgia. Una maniglia era ormai danneggiata e necessitava di una bella saldatura, una bocchetta a forma di margherita era andata perduta e, in questo caso, non solo ne ho realizzata una ex novo, ma l’ho anche ossidata per renderla esattamente come le altre originali.

Abbiamo infine sagomato una chiave che potesse adattarsi alle serrature del canterano antico: anche se oggigiorno nessuno si sognerebbe di chiudere a chiave un cassetto, ti assicuro che la presenza di una chiave nel canterano completa alla perfezione la sua estetica complessiva.

Il canterano antico restaurato è infine tornato nuovamente a casa dei miei Clienti, nel suo regno dove il sole non tramonta mai.

La Bottega dei Miracoli a Genova: professionalità e passione

Anche questo mobile antico restaurato è tornato a casa con i suoi legittimi proprietari in piena salute: ecco un altro lavoro ben riuscito e di cui posso assolutamente ritenermi soddisfatto.

Questo è il bello del mio lavoro: potermi cimentare con mobili antichi sempre diversi, restaurarli prestando attenzione ai più piccoli dettagli e poterli riconsegnare a proprietari soddisfatti e stupiti del risultato ottenuto.

Puoi visionare alcuni di questi miei lavori nel mio portfolio: in quella sezione troverai i miei interventi su mobili antichi, specchiere, cornici, fino alla ricostruzione di parti mancanti.

Se invece vuoi maggiori informazioni sui miei servizi, o richiedermi un sopralluogo per valutare lo stato di conservazione di un tuo mobile, non esitare a contattarmi.