Rivestire Armadio Antico con Carta di Firenze Ocra

Carta di Firenze: una preziosa alleata

Rivestire armadio antico con la famosa carta di Firenze, chiamata anche carta di Varese, è un’abitudine assai diffusa in Italia e non è rilegata ai soli armadi.

Quando mi capita di parlare con amici e Clienti mi rendo conto che il voler ricoprire gli interni di un mobile antico, è un’abitudine spesso tramandata dai genitori, o addirittura dai nonni. Alcuni, per facilitarsi, decidono di rivestire un armadio con carta adesiva per preservare i suo interni, altri per godere di una maggior igiene, soprattutto quando si collocano i vestiti.

In anni di lavoro mi è già capitato di avere Clienti che, in seguito al restauro mobile antico, mi chiedessero anche di procedere con il suo rivestimento interno con questa particolare carta ed è un servizio di abbellimento che sono sempre lieto di poter offrire.

Dedicare attenzione anche agli interni di un mobile antico

L’introduzione era d’obbligo, perché oggi voglio proprio parlare di rivestire armadio antico con la carta di Firenze, un lavoro eseguito per una mia Cliente. Ma partiamo dall’inizio.

Un mio caro amico ha fatto il mio nome a una giovane e simpaticissima terapista di nome Sara che ha recentemente acquistato uno studio nel centro di Genova. Su suo invito, mi sono recato da lei per visionare l’armadio piemontese che Sara aveva ereditato da un parente.

Ad un primo sguardo, esternamente l’armadio si presentava piuttosto bene e le ante erano finemente decorate con un intarsio raffigurante tralci di vite. La scelta del decoro potrebbe non essere casuale, perché in alcune culture contadine il tralcio di vite rappresenta la fortuna e il denaro, non a caso era un motivo assai diffuso sui mobili.

L’armadio in questione era stato collocato da Sara all’interno del suo studio e, da amante dei mobili antichi, non posso che approvare incondizionatamente questa sua scelta. Arredare uno studio professionale inserendovi un mobile antico ben conservato come l’armadio piemontese, dona un tocco in più alla stanza e risulta una mossa azzeccata.

Troppo spesso si tende a concentrarsi solo su arredi moderni, con il rischio di ricreare un ambiente fin troppo freddo; inserire un mobile antico, come l’armadio di Sara, vuol dire donare un tocco di calore, di carattere e di personalità in più a cui molti aspirano. Un ottimo punto focale per qualsiasi ambiente.

Dopo aver analizzato con grande attenzione la parte esterna dell’armadio, era ora di proseguire l’analisi con il suo interno. Se esternamente il mobile si presentava bene e non sembrava necessitare di particolari interventi, internamente la situazione era ben diversa.

Il fondo dell’armadio era devastato dai tarli e, come se ciò non bastasse, i ripiani che lo componevano avevano un aspetto tutt’altro che invitante e accattivante. Il legno grezzo, ampiamente utilizzato per realizzare i ripiani di un mobile, spesso comunica l’idea di sporcizia anche se non vi è traccia alcuna di essa.

Questo ovviamente non andava bene a Sara, la quale desiderava riporre all’interno dell’armadio degli oggetti che richiedevano un ambiente pulito e perfetto.

Esistono due modi per cambiare completamente l’impressione data di ripiani:

• Sostituire le parti di legno deteriorate con pannelli nuovi;
• Rivestire armadio antico con carta di Firenze.

In entrambi i casi, si ottiene sempre un grande risultato.

La carta di Firenze o di Varese è molto diffusa in Italia e viene utilizzata ormai da molto tempo. Un aspetto che amo di questa carta è rappresentato dalla sua varietà: esistono infatti tantissimi motivi, i più diffusi sono forse i famosi gigli (blu, verdi e rossi) su uno sfondo chiaro, ma si tratta solo di una delle tante varianti.

Grazie a tale ampia scelta ognuno può selezionare il motivo che preferisce, così da personalizzare gli interni del mobile oltre che a preservarli.

Per quanto mi riguarda, sono ormai anni che nella mia bottega di restauro a Genova ricorro al cosiddetto garofano ocra, un particolare tipo di carta di Firenze. La mia scelta ha incontrato anche i favori dei miei Clienti che, in questi ultimi anni, hanno auto modo di apprezzare l’eleganza e la finezza di questa carta.

Il garofano ocra rende l’interno di qualsiasi mobile molto più attraente ed elegante, risultando così essere un perfetto rivestimento. Puoi giudicare tu stesso il risultato finale osservando la fotografia dell’armadio piemontese.

Grazie all’inserimento della carta, l’interno risulta molto bello, delicato e pronto ad accogliere al suo interno qualunque oggetto, senza problemi per l’aspetto igienico.

La mia Cliente è rimasta molto soddisfatta del lavoro svolto e, come sempre, questo per me è il migliore dei premi.

Prendersi cura dei mobili antichi

Il rivestimento di un mobile come quello portato a termine per Sara rappresenta, se non un intervento di restauro, un servizio di abbellimento. Si tratta di un valore aggiunto che ci consente di sfruttare al meglio i nostri mobili antichi e con quel tocco di classe che ci sentiamo di meritare.

Nella mia bottega di restauro a Genova, passano sempre tanti mobili antichi, mobili in legno che si meritano una seconda possibilità e i cui proprietari sono desiderosi di posizionare all’interno delle loro case. Questo è il mio compito: aiutare questi mobili antichi a splendere nuovamente.

L’arte del restauro ci consente di riscoprire antichi tesori sepolti sotto strati e strati di polvere, ricevuti magari in eredità da un lontano parente o reperiti in un qualche mercatino dell’usato.

La crescente attenzione che i mobili antichi ricevono dalle persone, mi porta anche a organizzare numerosi corsi di restauro nella mia bottega, corsi aperti a tutti e non solo a coloro che vogliono intraprendere questo mestiere: non è mai troppo tardi per cimentarsi in questa nobile arte. Per maggiori informazioni, ti consiglio di consultare la pagina dedicata ai miei corsi.

Se desideri maggiori informazioni sui miei servizi o per restaurare un mobile antico, contattami nella mia bottega a Genova.