Cassettone Antico: un Mobile Restaurato a Regola d’Arte

Commode Luigi XV: un nuovo mobile varca l’ingresso della mia bottega di restauro a Genova

Il cassettone antico è uno di quei mobili che in molti hanno in casa ed è merito dei nostri nonni se tali meraviglie sono giunte fino a noi in condizioni più o meno buone. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescente attenzione verso i mobili antichi, attenzione che ha spinto anche le giovani coppie a riscoprire questi mobili e a farli restaurare prima di posizionarli dentro la propria casa.

Ho già parlato di come questi manufatti ben si sposano con un arredamento moderno e come riescono a donare quel tocco in più ad ogni ambiente. Per un professionista e amante dei mobili antichi restaurati come il sottoscritto, questo è fonte di grande gioia mista a grande soddisfazione.

La soddisfazione, però, è ancora più grande quando una famiglia a cui sono particolarmente affezionato porta nella mia bottega di restauro a Genova uno splendido commode genovese in stile Luigi XV che, nonostante la cura con cui era stato conservato, meritava di ricevere alcune mie attenzioni per poter splendere come in passato.

Lucidatura a gommalacca e interventi di ebanisteria per il cassettone antico

I proprietari di questo commode Luigi XV sono i genitori di un mio amico e compagno di liceo, ma sono anche stati i miei primi Clienti quando, quasi 30 anni fa, ho deciso di mettere in piedi la mia Bottega dei Miracoli a Genova: loro sono stati i primi a darmi fiducia. In casi come questi, è normale indugiare sul passato e pensare a quanta acqua è passata sotto i ponti.

Riaverli nella mia bottega di restauro a Genova è stata una grande gioia ed ancora più bello è stato vederli arrivare con questo bellissimo cassettone antico. Dopo i convenevoli e qualche tuffo nel passato, ho spostato la mia attenzione al mio nuovo paziente.

Lo stato di conservazione in cui versava questo splendido comò era come quello di tanti altri mobili antichi ben conservati e amati dai loro proprietari. Osservandolo si vedeva che questo pezzo era sempre stato trattato come meritava, cioè con tutti i riguardi e le attenzioni del caso.

Dal punto di vista strutturale esso non mostrava particolari problematiche, ma anzi si presentava piuttosto integro, senza grossi danni o lacune: questo è un aspetto molto importante nei mobili di un certo livello.

Lasciando l’aspetto strutturale, mi sono concentrato su quello meramente estetico ed ecco che ho notato che la patina aveva subito quel degrado che interessa inevitabilmente i mobili anno dopo anno. La luce, la secchezza dell’aria dovuta al riscaldamento casalingo e l’inquinamento sempre più presente nelle nostre città influiscono negativamente sulla lucidatura del mobile, schiarendola o, addirittura, rovinandola del tutto.

Tutto questo è più che normale. Le nostre abitazioni non sono dei musei e sarebbe impensabile riprodurre nelle nostre case le medesime condizioni presenti in questi luoghi d’arte, condizioni che concorrono a preservare meglio i mobili antichi. A dirla tutta già nei secoli passati ci si era resi conto che almeno ogni 20 anni, i mobili di lusso versavano in un degrado tale da dover essere affidati alle abili cure dell’ebanista che, il più delle volte, si limitava ad eseguire la lucidatura del mobile in questione. Insomma, nulla di nuovo.

Tornando al nostro cassettone antico in stile Luigi XV, ammetto che non mi sono limitato alla sola lucidatura, ma mi sono dedicato a diversi interventi di ebanisteria per riportare il mobile alla sua originaria bellezza.

Per prima cosa ho dovuto ricostruire una porzione delle “alette” del mobile, rosicchiate e rovinate dai tarli e dalla loro incessante azione. In questo primo caso mi sono rifatto a una delle regole d’oro del mio lavoro, ovvero ricorrere al legno coevo del mobile: anzitutto un legno di ben due secoli non si muove perché è stagionassimo, in più permette di ottenere una patina omogenea. Largo quindi al legno di noce antico, in linea con quello del cassettone genovese dei miei Clienti.

Il secondo intervento di ebanisteria è riguardato il consolidamento di alcuni lastroni, tessere di legno, che si erano scollati a causa del caldo.

Terminati questi due primi lavori ho potuto procedere con una bella e accurata lucidatura. I mobili antichi come questo necessitano sempre di esser ingrassati ed essere tirati a lucido a dovere per essere valorizzati al meglio. Al di là dell’aspetto estetico, la lucidatura assolve anche all’importante compito di protezione del legno.

Prima

Dopo

In passato mi sono già soffermato su quanto la fase di lucidatura sia lunga e delicata. Serve una grande attenzione nelle fasi di essiccazione e diluizione della vernice gommalacca e tanta attenzione anche quando la si tira a tampone con olio di paraffina: insomma, tantissima pazienza. La lucidatura non è un passaggio che deve essere preso alla leggera, o come uno step finale da eseguire velocemente e senza troppi riguardi: se si mira a un risultato finale di grande pregio, è essenziale procedere per piccoli passi armandosi di pazienza.

Quando rimetto mano alla lucidatura originaria dei mobili antichi, i miei Clienti mi chiedono sempre come fare per preservarla al meglio. In effetti esistono alcuni semplici trucchetti che sono sempre felice di condividere a favore del mobile antico appena restaurato. Per preservare la lucidatura è opportuno:

• Esporre il mobile il meno possibile alla luce diretta del sole;
• Ricorrere agli umidificatori in ceramica da collocare sui caloriferi per ridurre la secchezza dell’aria in casa;
• Spolverare il mobile con un po’ di cera vergine. Quella preparata dal tuo restauratore a Genova di fiducia è senza dubbio la migliore!

Conclusa anche la lucidatura, ho rivestito i cassetti del mobile con carta di Firenze di prima qualità e ho reso questo bellissimo commode ai legittimi proprietari, consentendo così alla cassettiera di trascorrere le imminenti festività natalizie in famiglia.

Pazienza e dedizione per il restauro mobili antichi Genova

Il restauro mobili antichi segue tempistiche molto diverse da quelle a cui siamo ormai abituati. Nella nostra società viviamo alla velocità della luce e, con pochi click, ci connettiamo con tutto il mondo, ordiniamo il cibo da asporto, facciamo la spesa e organizziamo una videochiamata con amici che abitano dall’altra parte dell’Italia in pochissimi minuti

Nonostante il mondo sia diventato sempre più veloce e frenetico, il mondo del restauro non è cambiato ed è rimasto fedele ai suoi tempi fatti di attese, pazienza e tanta attenzione. Restaurare un mobile antico in poche ore sarebbe impossibile, perché le vernici e i prodotti che si utilizzano necessitano di tempi di posa, di asciugatura e tempi di attesa che non possono essere evitati o velocizzati, soprattutto se si desidera un risultato eccellente.

Questo è ciò che dico sempre ai miei Clienti quando si stupiscono per i tempi di restauro che prospetto loro. Nonostante i dubbi iniziali, sono contento di vedere che comprendono i motivi di tempi così dilatati, soprattutto quando possono portare a casa quel loro mobile che, prima del mio intervento, era così malandato e instabile. L’arte ha i suoi tempi, così come il restauro mobili antichi.

Oltre a ripeterlo ai miei Clienti, sono solito ribadire le medesime cose anche agli studenti che scelgono la mia bottega di restauro a Genova come luogo in cui effettuare il loro tirocinio, e a tutti coloro che decidono di prendere parte a uno dei miei corsi. Si è soliti dire che la fretta è cattiva consigliera e questo è verissimo nel mio mondo fatto di restauri, pazienza e passione.

Per maggiori dettagli su come lavoro, ti invito a consultare la sezione servizi e il mio portfolio, così da vedere come anche i mobili messi peggio, rinascono grazie al lavoro del professionista.

Nella mia bottega di restauro a Genova sono sempre a disposizione dei miei Clienti e curioso di scoprire quale sarà la prossima sfida: per maggiori informazioni non devi far altro che contattarmi.