Restauro di un cassettone "quadrifoglio" genovese
Il barocchetto genovese “quadrifoglio”
Forse il cassettone genovese "Quadrifoglio", che a Genova viene comunemente chiamato "il Quadrifoglio", è il mobile antico che meglio esprime la maestria degli ebanisti genovesi del Settecento.
La tecnica costruttiva di questo comò antico è molto sofisticata e consiste di una carcassa di legno dolce (conifera) assemblato con un sistema a doghe che consente di imprimere ai fianchi e al fronte una “mossa” che un pezzo unico non permetterebbe di realizzare: questo movimento curvilineo vuole ricordare il corpo della donna, la sua sinuosità.
Tale telaio è rivestito di una lastronatura di legni esotici, bois de violette e bois de rose: quest’ ultimo veniva segato con un taglio radiale piegato in modo da creare i lobi di un quadrifoglio che andava a decorare il fronte e i fianchi. Una invenzione tutta genovese, un marchio di fabbrica della Superba.
Il cassettone Quadrifoglio che vediamo in figura è stato oggetto di restauro alcuni anni fa a causa dell’impoverimento della sua lucidatura; grossa parte dell’intervento ha riguardato proprio questo aspetto, che in questa tipologia di mobile antico è estremamente importante per potere esprimere al meglio l’importanza e il lusso che sono ad esso intimamente connessi.
La pulitura è stata realizzata unicamente con alcool, per evitare di danneggiare la patina. La lucidatura a tampone, invece, è stata condotta attraverso molte mani di gommalacca liquida mista a gommalacca decerata e altre resine come elemi, gomma damar e benzoino in piccole quantità. La diluizione della vernice è andata aumentando progressivamente; per il tampone è stato usato un panno di lino.
La lucidatura ha richiesto un mese di lavoro, con molte pause di essicazione.
Penso che ne sia decisamente valsa la pena.