Restauro Sedia Antica Genova: la Gamba Rotta

Il tipico problema delle sedie

Oggi voglio parlare di un restauro sedia antica che ho eseguito nella mia bottega a Genova non troppo tempo fa. La sedia in questione non era completamente rotta, ma presentava un grande problema: una delle sue gambe era rotta e quindi l’intera seduta era inutilizzabile.

In questi casi i proprietari sono spinti a prendere una decisione: o si lascia la sedia così ben consci che essa sarà inutilizzabile e anche poco bella da vedere (arrivando inevitabilmente a buttarla) oppure si procede con un restauro mobili antichi professionale, strada preferita da molti soprattutto se la sedia in questione fa parte di un set di sedie tra loro tutte uguali.

Non c’è da stupirsi se si rompe la gamba di una sedia, è un problema assai frequente. Il più delle volte tale rottura è causata dall’impoverimento del materiale causato dal lavoro incessante dei tarli, di cui ho parlato approfonditamente nella news che ti consiglio di leggere a questo link.

Uno dei punti di maggior debolezza delle sedie si trova proprio nella gamba posteriore, più precisamente dove si incrociano i due incastri a tenone.

Restaurare una sedia con una gamba rotta

Dopo questa breve introduzione, è il momento di passare al restauro sedia antica del mio Cliente che si è rotta proprio nell’incrocio tra gli incastri e il tenone. Quando mi è stata portata in laboratorio, ho notato subito che in passato era stato fatto qualche tentativo di restauro. Parlo di tentativi perché il risultato è lontano da quello sperato, e infatti la sedia è nuovamente nelle mani di un restauratore, sperando che finalmente qualcuno risolva i suoi problemi.

Per esperienza, so bene che questi problemi e queste rotture non possono essere risolti con piccoli interventi di restauro, magari con colle, con la speranza che quanto fatto sia sufficiente. L’unica cosa da fare è ricostruire una gamba nuova e perfettamente sana, prestando la massima attenzione a riprodurla esattamente uguale a quelle originali.

Sono il primo a dire che si tratta di un intervento lungo e costoso, ma è anche l’unico a consentire alla sedia di poter essere utilizzata ancora per anni come se fosse nuova. Insomma, l’investimento vale proprio la candela.

Come anticipato prima, se si possiede un salottino con quattro o sei sedie tutte perfettamente uguali la scelta migliore è seguire questo procedimento, perché solo così è possibile preservare il numero di sedute e il valore dell’intero salottino.

Ho presentato tutte queste considerazioni al mio Cliente, informandolo anche sulla procedura e sul risultato finale e sulle tempistiche: preferisco essere sempre chiaro prima di procedere con un restauro. Il Cliente ha accettato il mio piano di intervento e così ho avviato il restauro sedia.

Il procedimento tecnico: ecco come lavoro

Stabilito come intervenire sulla sedia e sulla sua gamba rotta, è il momento di passare dalle parole ai fatti.

Per prima cosa si devono smontare tutte le parti appartenenti alla vecchia gamba e rimetterle insieme per ricreare la gamba e usarla così come “sesta”, ovvero come campione per creare la gamba nuova.

Il secondo passaggio consiste nel cercare un bel pezzo di legno massiccio dello stesso tipo di quello con cui è stata costruita la sedia: nel nostro caso si tratta di legno di noce nazionale.

È giunto il momento di ricalcare la sagoma della gamba e di ritagliarla ricorrendo ad una sega alternativa. La gamba così ottenuta deve essere ovviamente rifinita e devono essere realizzati gli incastri femmina (mortase) che ci permettono di unire il nuovo pezzo con il resto della sedia.

Prima di montare la gamba, ho provveduto a tingerla e a lucidarla: sulla seduta era infatti presente della bella tappezzeria e non volevo rischiare di macchiarla nel caso in cui avessi deciso di tingere e lucidare la gamba quando già l’avevo montata.

E infine l'incollaggio, un passaggio che richiede forza e delicatezza, entrambe molto importanti per la buona riuscita del lavoro. Ma la vera fase conclusiva, l’ultima operazione da eseguire è l'incollaggio del cartabollo, un particolare rinforzo a forma di triangolo che viene fatto aderire nella parte interna del telaio. Non si nota la sua presenza quindi non influisce sull’estetica della sedia, ma la sua presenza è importante per rinforzare bene i quattro angoli della seduta.

Terminato il restauro sedia antica. Che dire? Semplicemente che questa nuova e resistente gamba durerà per moltissimi anni.

Restauro e ricostruzioni parti mancanti Genova

In questo intervento di restauro non mi sono limitato a rafforzare la gamba della sedia, ma ho dovuto eseguire una ricostruzione della gamba. Di solito parlo di ricostruzione parti mancanti: in questo caso la gamba c’era, ma era inutilizzabile perché troppo fragile e ormai compromessa.

La ricostruzione quindi non serve solo quando manca un pezzo del mobile sotto le mie cure, ma anche a riprodurre un elemento originale talmente malandato che, purtroppo, non è più utilizzabile, proprio come è accaduto per questa gamba.

Ecco quindi che qui subentra l’esperienza e la preparazione del professionista. Se mi fossi accanito con interventi di restauro meno invasivi finalizzati a mantenere la gamba originale, il restauro non avrebbe avuto il medesimo risultato. Forse la gamba avrebbe resistito per qualche mese, ma prima o poi il mio Cliente si sarebbe ritrovato con un vecchio problema non risolto.

Esperienza e preparazione aiutano a valutare caso per caso, comprendere in pieno le necessità dell’articolo che sto curando, comprendere le sue problematiche e, quando possibile, anche le cause dei problemi. Solo così posso portare veramente a termine un restauro con i fiocchi e rendere felici i miei Clienti.

La ricostruzione parti mancanti è solo uno degli interventi che eseguo e li puoi consultare tutti nei miei servizi di restauro. Se invece desideri fissare un appuntamento, richiedere una valutazione o ricevere dei chiarimenti sui miei servizi non esitare a contattarmi.