6 consigli per conservare al meglio i mobili antichi

6 consigli per conservare al meglio i mobili antichi

La to-do-list dei mobili antichi

Questo argomento interessa moltissimi miei clienti e appassionati di antiquariato, o semplicemente chi si trova a possedere un mobile antico senza avere quelle competenze di base che consentano, appunto, di conservarlo nel modo giusto.

Diciamo subito che la lista delle cose da non fare è molto più lunga di quella delle cose da fare (le cose da non fare sono raccontate in questo articolo del mio blog: Come conservare al meglio un mobile antico dopo il restauro). Infatti i danni maggiori che vengono arrecati ai mobili antichi derivano spesso proprio dalla volontà di generare in loro un miglioramento.

6 consigli per conservare al meglio i mobili antichi

1. Esposizione

È fondamentale: dobbiamo stare attenti che il mobile antico non venga colpito dalla luce diretta del sole: infatti i raggi UV-A ne danneggiano la patina in modo irreversibile. È, quindi, opportuno scegliere una collocazione più riparata per i nostri mobili antichi.

2. Fonti di calore

Mai collocare un mobile antico in prossimità di fonti di calore, come il calorifero o la cucina. È inevitabile che dopo un poco di tempo una fonte di calore crei un micro-clima molto asciutto che danneggerà i componenti del manufatto: le tavole si possono spaccare e le lastronature distaccare. Tutto ciò può avvenire anche in una casa molto calda per esposizione e riscaldamento. L’unica soluzione consiste nella umidificazione dell’aria e nel tenere sotto controllo la temperatura. Per rendere elastiche le tavole dei telai si può provare a ingrassarle con olio di noci e trementina nel cambio di stagione. Inoltre ogni tanto è meglio contattare il restauratore per una analisi più precisa.

3. Deposito in cantina

Depositare un mobile antico in cantina è sempre deleterio perchè le cantine sono umide, piene di muffe e hanno temperature inadatte a ben conservare i mobili antichi. Il clima è perfetto per la proliferazione dei tarli. Vi sono metodi di “impacchettamento” sottovuoto, interessanti; in teoria possono funzionare bene, tuttavia non ho ancora avuto modo di verificarne gli effetti.Se proprio dovete conservare un mobile antico in cantina, consideratela una soluzione temporanea e breve.

4. Infestazione dei tarli

Ne ho già parlato diffusamente, è uno dei servizi che offro come restauratore a Genova. Suggerisco di rivolgersi a un restauratore esperto evitando di intervenire a livello amatoriale. Chiedete vari preventivi, pretendete la stuccatura e il ritocco di lucidatura e, possibilmente, una sorta di garanzia sui mobili trattati. Purtroppo nel campo delle disinfestazioni ci sono molti personaggi improvvisati.

5. Trasporto professionale

È anch’esso un aspetto della conservazione. Servitevi di trasportatori esperti, anche se costano di più, e che abbiano una polizza assicurativa per eventuali danni che possano succedere. Controllate che imballino con attenzione il mobile antico e sballatelo appena arriva a casa, controllate che sia tutto a posto. L’Avvocato dice che abbiamo otto giorni di tempo per sporgere reclamo, per cui sapete cosa fare.

6. La pulitura

È il più spinoso degli aspetti relativi alla conservazione del mobile antico. Mandate in ferie la donna di servizio e scordatevi di utilizzare prodotti a spruzzo con contenuto ammoniacale o alcolico (quasi tutti). Liberatevi di tutte le cere che non siano cere vergini d'api a base di carnauba, se proprio avete deciso di spolverare il mobile avvalendovi di uno straccio umido. Le cere migliori le preparano i restauratori, quindi potete acquistarle da loro. Ma io vi dico che un mobile antico ben lucidato può essere spolverato a secco. Buon lavoro!

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